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IL CONTROLLO DI GESTIONE STEP BY STEP: INDICATORI E INDICI DI REDDITIVITA’

Con quello di oggi continuiamo la pubblicazione di una serie di articoli dove cercheremo di descrivere le varie fasi in cui si articola la corretta implementazione di un sistema di controllo di gestione all’interno dell’azienda.

Si cerca in questo modo di spiegare meglio perché il controllo di gestione possa essere definito come quell’insieme di azioni e di processi che aiutano gli imprenditori e il management a orientare e indirizzare il proprio comportamento verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali e inoltre perché il controllo di gestione sia considerato un veicolo di innovazione e un importante driver per la competizione e la crescita aziendale.

In particolare nell’articolo di oggi affronteremo il tema degli indicatori e degli indici di redditività, che aiutano a comprendere la performance aziendale e in quale misura tale performance sia accettabile per l’imprenditore.

  • INDICATORI E INDICI DI REDDITIVITA’: COSA SONO;
  • INDICATORI DI REDDITIVITA’: GLOSSARIO;
  • INDICI DI REDDITIVITA’: GLOSSARIO

INDICATORI E INDICI DI REDDITIVITA’: COSA SONO

Il punto di partenza di ogni considerazione sulla gestione aziendale è il bilancio. Però se preso nella sua forma “civilistica” il bilancio non offre una lettura utile ai fini del controllo di gestione, e quindi, prima di ogni considerazione o analisi, deve essere riclassificato.

Dall’analisi di bilancio (si veda l’articolo IL CONTROLLO DI GESTIONE STEP BY STEP: L’ANALISI DI BILANCIO), è possibile trarre elementi di giudizio sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’azienda.

La riclassificazione del conto economico, in primis, permette di dare all’imprenditore una informazione di sintesi e semplificata a livello di informazione. Dalla riclassificazione del conto economico si possono infatti estrapolare alcuni importanti indicatori di redditività (come il reddito operativo o il margine operativo lordo). Tali Indicatori possono poi essere messi in relazione per creare gli Indici di redditività.

Gli indici di redditività indicano la capacità dell’azienda di generare profitti nel corso degli anni. La misurazione degli indici di redditività, è uno degli aspetti più comuni e frequenti in ambito di analisi di bilancio e di controllo di gestione in azienda.

Gli indici di redditività sono in grado di trasferire informazioni importanti all’imprenditore: tramite questi indici è possibile infatti stabilire se un’azienda stia procedendo su livelli ottimali e soddisfacenti o se invece si trovi al di sotto delle sue reali potenzialità. Come molte altre informazioni importanti per l’imprenditore, anche questi indici derivano da dati che sono già presenti in azienda, e che aspettano semplicemente di essere estrapolati ed interpretati nella maniera corretta (si veda l’articolo IL CONTROLLO DI GESTIONE 4.0: SOFTWARE, KNOW-HOW, PROCESSI – parte prima e successivi). 

Di Indici ne esistono moltissimi. Quanti sono però quelli che servono realmente a una PMI? È dunque necessario fare una selezione e scegliere quelli più adeguati alla dimensione aziendale. Nei prossimi paragrafi ne vediamo alcuni.

INDICATORI DI REDDITIVITA’: GLOSSARIO

Il Margine Operativo Lordo (MOL, detto anche EBITDA,earning before interests taxes depreciations and amortizations) è un indicatore di redditività che indica il risultato operativo dell’impresa al lordo degli ammortamenti e delle svalutazioni.

E’ un indicatore molto importante in quanto da un lato  è il punto di partenza per arrivare a definire i flussi di cassa che l’impresa può generare, dall’altro in caso di valutazioni del complesso aziendale viene utilizzato (insieme a particolari moltiplicatori dipendenti dal settore di appartenenza dell’azienda) per stabilire un benchmark nell’ambito di operazioni straordinarie di M&A.

Il MOL è un dato più importante dell’utile per i soggetti terzi all’azienda (ad esempio banche o analisti finanziari) perché permette di vedere chiaramente se l’azienda è in grado di generare ricchezza tramite la gestione operativa, escludendo quindi ammortamenti e accantonamenti e la gestione finanziaria, che non sempre forniscono una visione corretta dell’andamento aziendale. Il MOL è l’autofinanziamento “potenziale” in quanto identifica il flusso che potenzialmente l’impresa originerebbe dalla gestione corrente se tutti i ricavi fossero stati riscossi e tutti i costi correnti fossero stati pagati nell’anno

Il Reddito Operativo (RO o ROGC, detto anche EBIT) è un indicatore di redditività che indica il risultato operativo dell’impresa. E’ il risultato della gestione caratteristica di un’impresa in un determinato periodo di tempo ed è pari alla differenza tra il valore della produzione e il costo del venduto (rimanenze iniziali + acquisiti – rimanenze finali), più costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi, esclusi oneri finanziari.

In pratica si ottiene detraendo dal margine operativo lordo gli ammortamenti e gli accantonamenti. Il reddito operativo mostra il reddito dell’impresa prima della gestione straordinaria e di quella tributaria, più propriamente coincide con EBIT (Earnings Before Interests and Taxes). Questo valore è normalmente considerato per il calcolo di numerosi indici per l’analisi della redditività dell’impresa, dato che il valore di partenza non risulta inquinato da eventi straordinari o da imposte.

INDICI DI REDDITIVITA’: GLOSSARIO

ROE (Return on Equity), che misura il rapporto tra il Risultato di Esercizio e il Capitale Proprio, cioè il Valore % di rendimento del proprio patrimonio (Patrimonio Netto). Questo indice di redditività, indica i mezzi impiegati nell’azienda dal proprietario o dai soci, cioè la redditività del capitale di rischio e la capacità potenziale di autofinanziarsi. Per giudicarne la congruità, è necessario metterlo a confronto con il rendimento di investimenti alternativi; è un indice di redditività positivo se il tasso d’interesse è superiore a quello di altri prodotti finanziari

ROI (Return on Investment), che misura l’efficienza dei propri asset, cioè la capacità dell’azienda di remunerare il capitale investito (a prescindere in questo caso che si tratti di Patrimonio Netto o Capitale di Terzi, tipicamente banche). Il ROI è un indice di redditività che  esprime il complesso dei capitali investiti nell’azienda ed è influenzato dal tasso di rendimento lordo delle vendite e dall’indice di rotazione degli impieghi.

Entrambi sono indici importanti, tuttavia in una PMI questi primi due indici possono essere controllati e analizzati una sola volta all’anno, a consuntivo.

Diverso è invece il discorso per il ROS (Return of Sales), che è l’indice di redditività che prende in considerazione i ricavi di vendita: viene calcolando rapportando  il reddito operativo lordo della gestione caratteristica, ai ricavi netti di vendita (questi ultimi sono dati dai ricavi lordi diminuiti dai resi, ribassi e abbuoni passivi). In pratica questo indice analizza l’efficienza delle Vendite ovvero i margini realizzati. Caratteristica di questo indice è la trasformazione in percentuale (%) di un valore di solito espresso in valore assoluto (fatturato in €). La forma percentuale consente una rapida comparazione tra differenti periodi, che si tratti di mesi, semestri o altro. Dal momento che è strettamente collegato al ciclo produttivo e commerciale dell’azienda, dovrebbe essere monitorato almeno una volta ogni trimestre.

– continua –

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