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RATING ESG E CONTROLLO DI GESTIONE: FOCUS SULL’IMPATTO SOCIALE

Nel Rating ESG viene compresa anche una dimensione Sociale, dove si calcola l'impatto interno e esterno dell'azienda sulla società e il territorio

Nell’ambito del Rating ESG (acronimo che sta per Environmental, Social e Governance), le aziende si trovano oggi molto più che in passato a dover dimostrare la loro responsabilità sociale e ambientale. In questo articolo ci concentreremo sulla componente Social del Rating ESG: si tratta del terzo approfondimento di una serie di articoli dedicati a come il Controllo di Gestione influisca positivamente su ciascun aspetto del Rating ESG.

Se già non lo avete fatto, vi consigliamo di recuperare i due precedenti articoli: una introduzione generale al Rating ESG e il focus dedicato al criterio Environmental.

  1. Che cos’è il criterio Social
  2. Cosa possono fare le aziende
  3. Controllo di Gestione e Impatto Sociale

Che cos’è il criterio Social

All’interno della sigla ESG, la “S” significa Social e comprende al suo interno tutti i criteri per valutare l’impegno delle aziende nei confronti della propria responsabilità sociale. Questo criterio abbraccia un’ampia gamma di pratiche e iniziative che riflettono l’atteggiamento di un’impresa nei confronti di tutte le persone che si interfacciano con essa: dipendenti, clienti, fornitori e la comunità allargata, ovvero il territorio dove opera.

All’interno della valutazione di questo criterio rientrano elementi fondamentali quali il rispetto dei diritti umani, l’assicurazione di condizioni di lavoro dignitose, la promozione della diversità e l’inclusione, l’impegno contro ogni forma di discriminazione.

Attraverso la lente del criterio Social, le aziende sono valutate sulla loro capacità di gestire il capitale umano in modo etico, offrendo pari opportunità per tutti e tutte, assicurando al contempo un ambiente di lavoro sicuro e sano. Dal punto di vista esterno, invece, questo criterio si caratterizza per tutte quelle azioni rivolte a migliorare il rapporto tra l’azienda e il territorio, come attività benefiche o di supporto a enti (come i musei e le fondazioni) e iniziative del territorio (per esempio sostenendo attività sportive o di cura dell’ambiente).

Questo aspetto del Rating ESG mette in luce l’importanza di un impegno attivo verso il miglioramento sociale, riconoscendo che le pratiche aziendali responsabili hanno un impatto diretto e significativo sulla comunità e sull’ambiente sociale in cui operano.

Cosa possono fare le aziende

Sia le grandi aziende che le PMI possono adottare una serie di azioni volte a migliorare il loro impatto sociale. In questo le PMI, data la loro maggiore capillarità sul territorio, hanno l’opportunità di essere vettori del cambiamento e avere un impatto molto significativo sulle comunità.

Possibili iniziative che internamente le aziende possono (e devono) adottare sono: investire nella formazione e nello sviluppo professionale dei dipendenti; promuovere la diversità e l’inclusione all’interno del luogo di lavoro; garantire condizioni di lavoro sicure e salutari. Per quanto riguarda la Diversity&Inclusion, ma anche il Gender Pay Gap, dall’anno scorso in Italia è possibile ottenere una Certificazione della Parità di Genere

Verso l’esterno, invece, le aziende possono estendere il loro impegno sociale attraverso programmi di responsabilità sociale d’impresa, supportando le comunità locali con progetti che spaziano dall’istruzione alla sanità, dallo sviluppo economico alla sostenibilità ambientale.

Controllo di Gestione e Impatto Sociale

Nel contesto ESG, il Controllo di Gestione è uno strumento strategico a disposizione delle aziende che aspirano a rafforzare positivamente il loro impatto sociale. Attraverso un’attenta analisi e pianificazione, il Controllo di Gestione facilita l’identificazione di opportunità di investimento che generano valore sia per le comunità che per le aziende. Collaborando strettamente con gli imprenditori e i manager, i Controller elaborano strategie di medio-lungo termine che integrano gli aspetti finanziari con obiettivi sociali e ambientali. Questo approccio innovativo non solo amplia la visione aziendale verso la sostenibilità ma garantisce anche che le pratiche operative quotidiane siano orientate al conseguimento degli obiettivi ESG.

In questo senso, l’adozione di una prospettiva ESG richiede un sistema di reporting bilaterale: finanziario e non finanziario. Il reporting finanziario continua a concentrarsi sulla salute economica dell’azienda, mentre il reporting non finanziario diventa fondamentale per tracciare progressi in ambiti come la responsabilità sociale, la gestione degli indicatori ESG e il rischio reputazionale. Il Controllo di Gestione permette di far dialogare questi due elementi e di sintetizzarli in un unico cruscotto, più semplice e comodo da consultare.

Implementare un efficace Controllo di Gestione orientato agli aspetti sociali dell’ESG non solo migliora il rating complessivo di un’azienda ma contribuisce significativamente alla sua trasformazione culturale. Comunicando i risultati ESG in modo efficace a tutti i livelli dell’organizzazione, si favorisce una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva dei dipendenti nelle pratiche di sostenibilità. Questo, a sua volta, costruisce un’identità aziendale forte, centrata sulla responsabilità sociale ed ambientale, orientando le decisioni aziendali verso pratiche più sostenibili. In ultima analisi, il Controllo di Gestione non solo facilita l’integrazione dei principi ESG nella quotidianità aziendale, ma pone le basi per un impatto positivo e duraturo nel tempo.

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