Abbiamo visto in altre occasioni (leggi l’articolo IL CONTROLLO DI GESTIONE: COSA È?) come il controllo di gestione sia un meccanismo operativo che aiuta gli imprenditori, il management e gli altri operatori aziendali ad indirizzare il proprio comportamento verso il conseguimento degli obiettivi dell’impresa.
Attraverso la progettazione di un sistema di indicatori aziendali ad hoc si analizzano gli scostamenti fra gli obiettivi adeguatamente pianificati e i risultati realmente conseguiti in un arco temporale stabilito, in modo tale da permettere efficaci e tempestive azioni correttive e di miglioramento (leggi l’articolo KPI: perché sono così importanti).
Vediamo dunque alcuni dei principali motivi per i quali l’imprenditore dovrebbe implementare il controllo di gestione in azienda, partendo proprio dall’individuazione dei centri di costo:
- Individuazione dei centri di costo e di guadagno
- Aumento della capacità di controllo delle varie aree funzionali
- Incremento del valore aziendale percepito
1. INDIVIDUAZIONE DEI CENTRI DI COSTO E DI GUADAGNO
L’implementazione del controllo di gestione in azienda permette di individuare:
– i centri di costo, che influenzano in via diretta e immediata i costi sostenuti per produrre;
– i centri di ricavo, aree aziendali tipicamente commerciali dedicate all’attività di vendita, in grado di gestire sia i ricavi da essi conseguiti sia i costi strettamente connessi al centro di ricavo (ad esempio costi commerciali quali le provvigioni, le spese di trasporto, le spese di viaggio e trasferta ecc.);
– i centri di profitto, la cui sfera di influenza è più ampia di quella che caratterizza i centri di costo e di ricavo, in quanto si estende al margine conseguito dalle vendite dei prodotti (e include quindi sia i ricavi sia i costi di produzione e commerciali);
– i centri di investimento, la cui sfera di influenza si estende anche alla corretta gestione del capitale ad essi affidato (in termini di investimenti in strutture aziendali quali stabilimenti e altro).
Ogni centro è caratterizzato dai propri parametri di valutazione: così ad esempio il risultato del centro di costo sarà parametrato sul rispetto di un determinato volume di costi rapportato a un volume di produzione; il centro di ricavo su un determinato fatturato da conseguire con un opportuno mix di prodotti, di mercati di vendita e di prezzi; il centro di profitto sul margine operativo (tipico esempio di centro di profitto è la direzione di una divisione aziendale); il centro di investimento sulla redditività del capitale investito nel proprio centro o ROI (è il caso, per esempio, della direzione generale di un’azienda o del suo consiglio di amministrazione).
Definire le prestazioni ottenute da ciascuno di questi centri in un determinato periodo di tempo, consente di stabilire, mediante l’analisi degli scostamenti, se il suo andamento è in linea con quanto previsto dal budget o con quanto avvenuto in periodi precedenti, al fine di intervenire con eventuali azioni correttive.
2. AUMENTO DELLA CAPACITA’ DI CONTROLLO DELLE VARIE AREE FUNZIONALI
L’individuazione dei centri di costo e di profitto, permette di definire, in correlazione ad essi, dei centri di responsabilità presidiati dai responsabili delle varie aree funzionali, i quali potranno essere singolarmente controllati e monitorati.
Da un punto di vista organizzativo, un centro di responsabilità è una qualsiasi unità organizzativa (reparto, ufficio ecc.) che, utilizzando risorse, influenza con il proprio operato il risultato aziendale nel suo complesso. Affinché il controllo di gestione dell’azienda risulti efficace è necessario che le risorse gestite da un centro di responsabilità per il conseguimento dei propri obiettivi siano sotto il diretto dominio del centro stesso e che esso sia gestito in maniera univoca da un responsabile, al quale ricondurre le singole decisioni di spesa.
Dall’analisi periodica dei risultati ottenuti in ciascuna delle aree funzionali prese in esame, scaturirà un giudizio in merito alla sua dinamica economica e se questa sia in linea con quanto previsto dal budget (leggi anche l’articolo BILANCIO ANNUALE: PREVEDERE IL RISULTATO CON IL BUDGET) o dalla strategia imprenditoriale: anche in questo caso, se non coerente con gli obiettivi, si potrà intervenire tempestivamente con opportune azioni correttive.
La diretta conseguenza è quella di una maggior serenità e tranquillità imprenditoriale nel dedicarsi allo sviluppo del business, sapendo di avere sempre un quadro aggiornato e sicuro dell’andamento della gestione.
3. INCREMENTO DEL VALORE AZIENDALE PERCEPITO
Con il controllo di gestione l’imprenditore non rimane impreparato di fronte, ad esempio, ad una richiesta dell’istituto bancario o di un potenziale investitore (vedi anche il webinar: PERCHÈ LA BANCA TI CHIEDE IL BUSINESS PLAN?): tutti i valori dell’azienda e gli indicatori di performance (KPI) sono già a disposizione e traducibili in maniera tempestiva sia per la valorizzazione del complesso aziendale (in caso ad esempio di necessità di due diligence) sia per una proiezione futura nell’ambito di attività previsionali (budgeting, business planning).
Dunque la presenza di un sistema di controllo di gestione aumenta il valore aziendale e aumenta anche la capacità di comunicare il valore aziendale presso tutti gli stakeholder e i terzi (fornitori, partner, investitori, manager, ecc.).
CONCLUSIONI
Il controllo di gestione è un processo vero e proprio, fatto di fasi strettamente interconnesse tra loro: affinché una realtà produttiva sia redditizia e duratura nel tempo è necessario programmare le fasi in cui si articola l’attività d’impresa, così da ottenere il massimo risultato con un impiego ottimale del tempo e delle altre risorse a disposizione e al contempo, prevenire e attenuare l’impatto di circostanze sfavorevoli che sfuggono al diretto controllo del management.
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